martedì 1 novembre 2011

Tiro al canestro

Domanda focale: cosa può tener fermo un gruppo di ragazzini in palestra, con un pallone in mano e due canestri a disposizione?
Occorre un escamotage per far sì che non regni l'anarchia, con un assembramento ai canestri, per giunta con tiri che non hanno alla base alcun fondamento educativo, disciplinare, sportivo.
Bene, è necessario considerare il tiro un obiettivo da raggiungere mediante un percorso da realizzare, rispettando se stessi, i compagni, le regole, gli spazi, gli strumenti e me.
Dunque, alla fine di qualsiasi gioco, che richieda (o te lo inventi) una vincita a punti, si va al tiro, che per il momento va presentato solo nelle regole fondamentali (posizione, bilanciamento del pallone, mira, ...)





















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